Il panzone viaggiatore

02 marzo 2010

Eccomi a Bangalore!
Dopo un volo lunghissimo in cui non sono mancati:
due scali;
svariate corse per acchiappare le coincidenze;
vaporosi paesaggi nuvolistici nel cielo circostante;
multiformi geometrie geografiche sulla terra sottostante;
noiose veglie notturne;
perdita di bagaglio principale e relativa coda allo sportello reclami Lufthansa;
una litigata (e annesso "trattamento PeP") con l’Ufficio Tasse dell’Aeroporto di Bangalore per spiegargli che no, non sono venuto qui a vendere portatili;
finalmente metto piede a Bangalore città.

Fin da subito sento una piacevole aria estiva, non troppo calda e per nulla umida, respiro e assaporo una mistura inebriante di profumi provenienti dai giardini tutt’intorno; un ragazzotto in livrea, garbato e gentile, mi accompagna alla macchina per raggiungere il Vivanta By Taj.
Sono ormai le 4 del mattino, sogno già il cuscino quando mi annuncia che l’Hotel dista "solo" un’ora di macchina, visto che a quell’ora non c’è traffico. Dopo cinque minuti di silenzio, decide che deve farmi conoscere i Maria Nazionale e Nino D’Angelo locali e cosí accende la radio. Non contento, si mette a parlare di politica e della corruzione che riguarda il primo ministro indiano! - Sarò veramente atterrato in India? - Giunto in Hotel, non mi faccio mancare un rigidissimo controllo di sicurezza compreso bomb-detector!
Finalmente in camera, sono ormai le 5, non mi resta che mimare un sorriso beota scoprendomi nello specchio all’ingresso e guardare infine fuori dalla splendida ed enorme finestra, dove per fortuna le stelle e la luna piena sono sempre magnifiche!

"Signora Luna che mi accompagni per tutto il mondo, puoi tu spiegare dove è la strada che porta a me?"