Piacere Vivanta
22 marzo 2010
20/03/2010, 7.30 - Temperatura camera, 24° come da regolazione. Tiro via la copertina leggera, mi alzo, sbadiglio e sono già pronto a fare niente. Il Vivanta by Taj si occuperà di tutto: "The Times of India" mi attende appeso alla porta insieme alla biancheria lavata profumata e riconfezionata come nuova. Doccia e poi subito giù a fare colazione in compagnia di Laura Pausini, Ligabue, Arisa, Ornella Vanoni, Eros Ramazzotti, Claudio Baglioni, e qualche volta anche Ivano Fossati. Come ogni mattina, mi aspettano facendo bella mostra delle loro canzoni più note, solo qualche volta alternati dai rivali sudamericani, campioni di bossanova moderata. "Gudmònin MistrSèrvra" mi accoglie gentilmente Ruchi, capocameriera del Latitude. Mi fa accomodare spingendo delicatamente la poltroncina in stoffa colorata a strisce e mi chiede se questa mattina desidero tè nero o caffè espresso e se preferisco succo d’arancia, d’anguria o d’ananas. Poi mi alzo per scegliere pane tostato burro e marmellata e miele e un piattone di dolci appena sfornati: sfogliatine, cornettini, anche il casatiello al cioccolato. Certo potrei scegliere pure cereali e omelette alle erbe aromatiche e uova e bacon e ogni cosa si possa immaginare di avere a colazione e non.
Il foglio quotidiano mi informa che le studentesse del Karnataka sono in rivolta contro le loro scuole, che applicano ancora un dress-code molto severo. Non ce l’hanno tanto con la scuola e con le regole quanto piuttosto che siano le guardie d’ingresso (maschi) a ispezionarle per benino e poi a discrezione comandare loro di tornare a casa a cambiarsi: talvolta devono addirittura pagare una multa!
Tempo di elezioni in India, dove le principali domande degli elettori ai politici sono: "Manterrai le promesse o ti ricorderai di noi solo al prossimo giro?" "Hai intenzione di risolvere il problema dell’immondizia per le strade?" "Che farai per la crisi idrica?" "Potenzierai le rete elettrica o dobbiamo continuare a subire un black-out ogni paio d’ore?" Allora giro pagina, sezione "Mondo" e ci trovo il Papa che si autoassolve e Berlusconi che si autopromulga e Mourinho.
"Piscina, arrivooo!"
Il sole scotta maledettamente e sono solo le 10 del mattino. Mi rosolo per bene ascoltando Massive Attack, Bill Frisell, Gustav Mahler e Tania Maria ed è già ora di pranzo. Che salto perché Christina ha deciso: è ora di fare shopping. Ovvio, Christina è un personaggio della mia e della tua fantasia.
Saltiamo in macchina e in poco tempo siamo da Cavery, un emporio magnifico su MG Road, approvato dal Governo per fregare alla grande turisti sprovveduti come me e Christina. Dopo aver scialacquato un numero imprecisato di euro ottenendo in cambio preziosi pashmina (scialli di lana morbidissima) e tappeti di seta introvabili altrove e raffinatissimi oggetti di sandalo fatti a mano dai migliori artigiani del sottoscala, in sandali, ci dirigiamo in Commercial Street. Oh bene, l’autorisciò che fermiamo è ben lieto di portarci anche gratis tanto è vicino, ma arrivati a destinazione ci ritroviamo direttamente all’interno del Cottage Emporium Govt., dal concorrente di Cavery! E ora non vuoi comprare qualcosa anche qui? Dai che sembra brutto!
Ormai privi di contanti, non ci resta che passeggiare in Commercial Street, la via Montenapoleone di Bangalore, diciamo! Non ci piace niente in questa strada, in realtà siamo già troppo curiosi di sapere quale sarà il dolcino che il Vivanta ci farà trovare in camera, anche questa volta. Sempre diverso e sempre più buono. Ah che delizia!
A seguire, cena in camera con ricco "Club Sandwich" fatto di insalata di pollo, bacon alla griglia, roast beef, uova fritte, formaggio, insalata verde e patate al forno.
Infine, mi preparo per uscire: appuntamento al Tease Lounge Bar, rigorosamente all’interno del Vivanta by Taj.
Commenti
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- 22 marzo 2010 - 18:15 | woodie ha scritto: «... ti ho già detto quanto mi affascinano i tuoi racconti???»
- 22 marzo 2010 - 20:43 | Bruno Liegi Bastonliegi ha scritto: «La decadenza scesa sulla faccia della Terra!»
- 23 marzo 2010 - 18:27 | Luisa ha scritto: «... cmq nn ti ho fatto ancora i complimenti x la tua capacità di scrittura fluida e divertente nel raccontare le cose! :-)»
- 24 marzo 2010 - 18:27 | Salvatore DM ha scritto: «tu steso al sole e noi qui a fare prove di evacuazione. Tu che mangi dolcini preparati da Vivanta ed io al massimo mangio un giambonetto alle macchinette. Tu in gita con gli Indiani ed io chiuso in una stanzetta a parlare 8h al giorno con gli indiani....chissà xchè un pò ti invidio :-)»
- 24 marzo 2010 - 23:10 | Rosaria ha scritto: «E' bello che dell'India tu stia assaporando ogni cosa: anche la full immersion di sole! Goodnight MistrSèrvra :-)»
- 25 marzo 2010 - 07:48 | Antonio Pentola ha scritto: «Caro Peppe, bellissime le tue pagine, cosi' vive. Devo dire che in un certo senso sono d'accordo con miaomiao (chiunque possa essere). Raccontaci di piu' della vita raminga e randagia! davvero dedica piu' tempo all'esplorazione fuori e dentro di te (che e' sbagliato, ma come ci azzecca questo?) e immergiti nelle acque dei fiumi tra le stoffe colorate!»
- 25 marzo 2010 - 14:21 | miaomiao ha scritto: «Piacere Vivanta... ma piacere massaggio, no?»
- 25 marzo 2010 - 17:12 | Raffaele Mattera ha scritto: «E' sempre un piacere seguire le tue cronache esotiche e un po oniriche...cioé ci fai un po sognare! Magari alla fine ci scriverai un libro! Continua a raccontarci tutto, anche la cose che li ti sembreranno più banali per noi sono straordinarie! Ciao e in bocca al lupo per tutto!»
- 27 marzo 2010 - 13:45 | Omar Giuggiàggige ha scritto: «Pè ma che cazzo di lettori c'hai???»
- 27 marzo 2010 - 17:20 | Lisa ha scritto: «... P.e.P. ... ma è sicuro che sei andato per lavoro in India?...»
- 27 marzo 2010 - 17:22 | Lisa ha scritto: «... P.e.P. ... ma lo sai che qui siamo diventati tutti rosso-rosiconi?»
- 28 marzo 2010 - 05:55 | Vijayalakshmi ha scritto: «Peppe, stasera sono stata a vedere un film, Kaala Patthar, e ti ho pensato...»
- 30 marzo 2010 - 04:10 | Vijayalakshmi ha scritto: «Giovan Giuseppe, forse e' un.. non mi viene la parola, ma forse puo' essere un privilegio essere stranieri (non in italia ovviamente). Un abbraccio forte.»